Uno scenario multiforme

La Sardegna si presenta come un microcosmo dall’impareggiabile ricchezza, sia ambientale che culturale.

In particolare la Gallura-Costa Smeralda, la zona nord-orientale dell’isola, presenta una fenomenale varietà di paesaggio: dalle spiagge colorate, cinte da una rigogliosa vegetazione, ai costoni granitici e alle falesie.

Il paesaggio Gallurese è infatti caratterizzato proprio dalle rocce granitiche e da rilievi come il monte Limbara che, pur non raggiungendo altezze vertiginose, hanno rappresentato per millenni una barriera naturale fra questa zona e i territori confinanti.
 

L’interno e le sue campagne, facenti parte di comuni come Arzachena o Tempio Pausania, sono poco densamente abitate: tra le colline e gli avvallamenti si contano poche case contadine tradizionali e alcuni stazzi, i tipici insediamenti rurali di quest’area.
Il panorama dell’entroterra è prevalentemente formato da boschi di querce e arbusti tipici della macchia mediterranea (lentisco, corbezzolo, mirto e il profumatissimo elicriso), con ampi spazi dedicati alla coltivazione della vite.

Ma l’anima del territorio Gallurese è sul mare: la centralità dell’ambiente costiero si manifesta attraverso un litorale orlato di piccoli fiordi e tratti rocciosi granitici, come il promontorio di Capo Testa o Punta Capo d’Orso, alternati a tratti di costa sabbiosa. Nel complesso si ammirano una serie di baie e insenature più o meno profonde, dal Golfo del Pevero a Cala di Volpe.

Questi paesaggi costieri si affacciano sull'arcipelago della Maddalena, che a sua volta si distingue per la singolare morfologia delle sue spiaggie: calette, rocce granitiche dalle diverse tipologie e rilievi isolati.